Il processo di approvazione della Pdl s.2443 potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta. Come ormai anche le pietre sanno, la proposta di legge di iniziativa parlamentare a prima firma dell’Onorevole Vanna Iori giace al Senato da oltre un anno. Nel nostro ordinamento, perchè una proposta di legge diventi legge deve essere approvata da entrambi i rami del Parlamento, e se interviene una modifica tocca che torni indietro perchè in entrambe le camere venga approvato esattamente lo stesso testo. Questo meccanismo prende il nome di navetta parlamentare.
Cosa è accaduto negli ultimi giorni.
Ora, come saprete, nella scorsa riunione della commissione VII del 5 dicembre la relatrice, la senatrice Puglisi (Partito Democratico), aveva dichiarato di ritirare tutti gli emendamenti presentati per agevolare il processo di approvazione della legge. Il ragionamento di Puglisi era: dato che la conclusione della legislatura si avvicina non c’è più tempo perchè la pdl torni alla Camera in terza lettura. La pdl, o sarebbe passata così come era, o non sarebbe mai diventata legge.
Lo scioglimenti delle Camere, a quanto riferiscono i commentatori politici più accreditati, dovrebbe avvenire subito dopo Natale (27, 28 o 29 dicembre).
La medesima cosa (ritirare gli emendamenti) aveva fatto in commissione la senatrice Blundo e nei giorni successivi la stessa Blundo aveva comunicato su Facebook che la senatrice Serra, sempre del gruppo del Movimento 5 Stelle avrebbe ritirato i propri.
Cosa è accaduto negli ultimi giorni.
Ora, come saprete, nella scorsa riunione della commissione VII del 5 dicembre la relatrice, la senatrice Puglisi (Partito Democratico), aveva dichiarato di ritirare tutti gli emendamenti presentati per agevolare il processo di approvazione della legge. Il ragionamento di Puglisi era: dato che la conclusione della legislatura si avvicina non c’è più tempo perchè la pdl torni alla Camera in terza lettura. La pdl, o sarebbe passata così come era, o non sarebbe mai diventata legge.
Lo scioglimenti delle Camere, a quanto riferiscono i commentatori politici più accreditati, dovrebbe avvenire subito dopo Natale (27, 28 o 29 dicembre).
La medesima cosa (ritirare gli emendamenti) aveva fatto in commissione la senatrice Blundo e nei giorni successivi la stessa Blundo aveva comunicato su Facebook che la senatrice Serra, sempre del gruppo del Movimento 5 Stelle avrebbe ritirato i propri.
Cosa accade domani, 12 dicembre
Il 12 dicembre è convocata alle 10.30 del mattino la commissione V (bilancio) e alle 14.30 la commissione VII (istruzione pubblica, beni culturali) del Senato.
Vanna Iori ha annunciato che la ragioneria generale dello Stato ha apposto la “bollinatura” sulla relazione del Mef sulla proposta di legge. Questo passaggio è indispensabile perchè il provvedimento venga approvato, in quanto Ministero e Ragioneria devono esprimersi sul fatto che le coperture di ogni provvedimento siano effettivamente quelle previste dalla legge.
Relazione e bollinatura alla mano, la commissione bilancio dovrebbe dare il definitivo ok al testo ereditato dalla Camera, qualora passasse senza ulteriori emendamenti.
Alle 14.30 si riunisce la commissione cultura del Senato. Il fatto che – dopo il ritiro da parte della relatrice, che era precondizione perchè il percorso riprendesse – il Movimento 5 stelle abbia ritirato i propri emendamenti è un dato politico importante. Qualora nessuno senatore della commissione bilancio si opponesse, la commissione potrebbe approvare in sede deliberante il provvedimento. In questo caso la pdl non dovrebbe più andare in aula, ma diverrebbe Legge dello Stato con l’approvazione in commissione.
Riepilogando
1. Se non passa in commissione V ci possiamo scordare la Pdl Iori
2. Se non passa in commissione VII ci possiamo scordare la Pdl Iori
3. Se anche un solo senatore si oppone il provvedimento passa l’esame della commissione in sede referente e va in aula per l’approvazione
4. Se c’è un accordo politico da parte di tutti, il provvedimento potrebbe passare il vaglio della commissione in deliberante.